L’innovativa idea arriva dalla Spagna: il primo bosco ecologico dove la morte si trasforma in vita. Bios è il nome dell’azienda che da anni si impegna per ridisegnare l’idea che abbiamo della morte, il tutto in perfetta armonia con l’ambiente. Bios, infatti, produce urne cinerarie biodegradabili alla cui estremità superiore è posta una capsula. Al suo interno si potrà inserire qualsiasi tipo di seme o talea, che darà vita a un albero della memoria. Al momento tra le varietà di piante disponibili ci sono la quercia, il gigko, lillà, ortensia, acero zuccherino, melo selvatico, mirtillo rosso e acero di amur.

Nonostante l’idea innovativa e piena di vita, il progetto sta riscontrando, però, non poca difficoltà a diffondersi, a causa della scarsità di spazi adatti. Ma Bios non si ferma e a inaugurare il primo parco ci ha pensato il Canada. In Quebec, infatti, è nato il primo BiosPark. Il riscontro fin qui è stato molto più che positivo e sono stati individuati già i primi quattro punti di forza di questa iniziativa.

Il primo è l’inclusività: infatti, il BiosPark è aperto a tutte le culture e tutte le religioni, senza nessuna distinzione. Un qualcosa al quale non siamo abituati nella nostra quotidianità, dal momento che la morte è concepita come strettamente connessa ai dettami imposti dalla religione. Nel bosco della vita questa distinzione viene completamente annullata, esattamente come accade nel regno vegetale, dove non vige alcuna differenza. Neppure gli animali sono esclusi da quest’iniziativa: infatti, sarà possibile dare anche a loro una vita nuova, con le urne che Bios ha pensato appositamente per gli amici a quattro zampe (e non solo!).

Il secondo aspetto di rilievo è sicuramente il suo impatto ambientale. Tutti noi conosciamo bene l’importanza degli alberi per la nostra esistenza e in questo progetto ricoprono un ruolo di prim’ordine. Non possiamo evitare la morte, ma possiamo sicuramente trasformarla in vita nuova: quella dell’albero della memoria che nascerà e quella di tutta la popolazione che beneficerà di una sempre maggiore presenza di alberi.

Inoltre, esattamente come nei cimiteri è possibile acquistare delle tombe di famiglia, anche nel BiosPark è possibile fare qualcosa di analogo. Infatti, intorno all’albero centrale, il primo piantato, è possibile piantarne degli altri. Con il passare del tempo le loro radici si uniranno e ricongiungeranno, in modo metaforico e non, tutti i membri della famiglia.

Non in ultimo, il BiosPark ha il grande pregio di trasformare un luogo di solito triste e freddo, come il cimitero, in un luogo magico, che accoglie ogni tipo di emozione. Esattamente come in un parco normale è possibile andare a fare picnic, correre e giocare. Ma anche la naturale tristezza e nostalgia per la perdita di un caro sono accolte e curate nella magia della natura e di nuove vite pronte a nascere. Stando alle notizie che ci arrivano dal Quebec sembrerebbe anche che il BiosPark sia diventato uno dei luoghi preferiti dalla popolazione locale per la meditazione, sia di gruppo che individuale.

Insomma, un luogo ricco di magia e custode di tante storie passate, presenti e future. Un luogo di energia e di vita, dove tutto il mondo e tutti i mondi possono incontrarsi con il solo e unico scopo di celebrare la vita