Ormai chiunque parla di sostenibilità. Sembra essere diventata una vera e propria moda, dalle aziende ai singoli individui. Ma è la sostenibilità qualcosa che parte da fuori?

No. E credo sia proprio questo il punto sul quale sia necessario soffermarci per fare davvero la differenza. Riuscire a contenere il numero di sprechi e rifiuti che produciamo, non utilizzare le bottigliette di plastica e riciclare il vetro, seguire un’alimentazione vegana è sicuramente qualcosa ma non è abbastanza.  Questo alle orecchie di molti potrebbe quasi risuonare come un’eresia ma è proprio così e in questo articolo ti spiegherò il perché.

Ciò che molti non sanno è che, in primis, la sostenibilità passa per tre diversi e complessi fattori, conosciuti come le 3 P: People, Planet e Profit. Non si può parlare di sostenibilità in assenza anche solo di una di queste. E quella della quale attualmente sembriamo essere assolutamente privi è già la prima: People.

Molto spesso, infatti, dimentichiamo che la sostenibilità è un concetto che nasce da dentro e non dalle azioni che compiamo all’esterno. Mi spiego meglio: a poco serve ripudiare la plastica, se poi emettiamo nell’Universo pensieri negativi, che sono altrettanto inquinanti e pericolosi. Ci avevi mai pensato? Probabilmente no. Eppure, ogni volta che rispondiamo male gratuitamente, che sfoghiamo la nostra rabbia senza motivo, che ripudiamo noi stessi e gli altri, stiamo emanando onde energetiche negative che danneggiano noi stessi, gli altri e l’ambiente che abbiamo intorno. Banalmente, anche attaccare chi non segue ossessivamente le regole della sostenibilità e urlare nelle piazze, fomentando l’odio e la disapprovazione, sono atteggiamenti inquinanti e di per sé poco sostenibili. Anche perché l’ossessione e la rigidità assoluta verso uno stile di vita, in qualsiasi ambito lo si voglia figurare, non è già esso stesso sintomo di benessere.

Affinché l’educazione alla sostenibilità sia un qualcosa di assodato e condiviso, ciò su cui occorre lavorare è il mindset delle persone: è soltanto da lì che nascono i veri, autentici e duraturi cambiamenti. Molto spesso quando ci approcciamo alla sostenibilità tutti quei piccoli cambiamenti che ci vengono richiesti, ci appaiono come delle sfide quasi impossibili, senza renderci conto che nei momenti in cui siamo maggiormente in armonia con noi stessi, compiamo già, senza neppure accorgercene, delle azioni sostenibili. Ci hai mai fatto caso? Quando ti senti bene, ti viene spontaneo prediligere una passeggiata nella natura, anziché buttarti in auto verso il primo centro commerciale, dove distrarre la mente con una bella dose di consumismo. Quando ti senti bene, consumi spontaneamente alimenti sostenibili e preparati da te, anziché cibo confezionato e di scarsa qualità. E con gli esempi si potrebbe andare avanti all’infinito. Tutto ciò a riprova di una sola e unica ma essenziale considerazione: le persone felici e in armonia con se stesse, si sentono parte di qualcosa, si sentono parte dell’Universo e mai lo danneggerebbero.

Ma come fare per iniziare a sviluppare un mindset sostenibile? Partendo dai piccoli gruppi di cui facciamo parte, che siano essi la nostra famiglia, i nostri amici o i nostri colleghi. Impariamo a portare la nostra energia migliore ovunque andiamo e a chiunque frequentiamo e così, sentendoci in pura armonia con noi stessi e il mondo intorno, possiamo renderci conto di quanto essere anche concretamente sostenibili ci venga in automatico. Se non sopportiamo la nostra quotidianità, non stiamo sopportando una parte dell’Universo e quindi come possiamo supportarlo?

Se vogliamo davvero salvare l’ambiente in cui viviamo, quindi, impariamo nel nostro piccolo a fare ciò che possiamo, accettando che non sempre è possibile fare il massimo, ma il vero segreto della sostenibilità non è essere impeccabili, ma essere sostenibili e  soprattutto sostenitori… di noi stessi, degli altri e dell’ambiente!

Enjoy!