In un mondo in cui per fare valere i propri diritti bisogna urlare e fomentare l’odio, chissà cosa direbbe Lorelai Gilmore, LA mamma delle serieTV.
Chi è nato negli anni ’90 ricorderà bene il successo di “Una mamma per amica”, la serie TV con protagoniste Lorelai e Rory, una mamma e una figlia. Ma le Gilmore Girls sono molto più di questo: sono amiche, confidenti, complici, sono tutto ciò che due donne dovrebbero essere. Ad appassionare per decenni è stato proprio questo, il loro rapporto così speciale, che fa da specchio a quella rara ma preziosa complicità che dovrebbe sempre esserci tra le donne. Insieme, un vero e proprio manifesto al femminismo, quello sano, quello non urlato ma vissuto, giorno dopo giorno, nel quotidiano.
Il tacito femminismo manifesto di Lorelai Gilmore
All’inizio della serie Lorelai è una mamma single di 32 anni, che gestisce un hotel. Una graziosa locanda che l’ha vista crescere come professionista e come donna. Infatti, quando Lorelai arriva all’Indipendence Inn, come cameriera, ha solo 16 anni e una bambina appena nata, Rory. Insieme a Rory siamo cresciute un po’ tutte quante noi, grazie agli insegnamenti mai paternali ma sempre saggi di Lorelai, che dal primo giorno ha donato alla figlia l’insegnamento più prezioso di tutti: nella vita puoi (e devi) essere tutto ciò che desideri. Intorno a esso gira la serie, che vede le Gilmore Girls, affaccendarsi per realizzarsi come donne, facendo leva in primis sempre sulle proprie forze.
Infatti, un tratto distintivo di Lorelai è il suo forte desiderio di indipendenza. La stessa indipendenza che a 16 anni l’ha spinta a rifiutare l’aiuto dei ricchissimi genitori, Emily e Richard Gilmore, e dicendo no all’almeno apparente stabilità che avrebbe potuto trovare sposando Cristopher, il padre di Rory.
Indipendenza o contro-dipendenza? L’evoluzione di Lorelai
Ma scappare di casa, facendo quasi perdere le tracce di sé, e scegliere di iniziare una vita completamente nuova da zero, fa di Lorelai un’indipendente soltanto in parte. Infatti, sarà soltanto alla fine della serie che, una Lorelai ormai adulta, troverà la strada verso la vera indipendenza: quella emotiva.
La stessa indipendenza emotiva che la porterà più volte nel corso della serie a imparare a chiedere aiuto. Il primo grande passo Lorelai lo compie nel momento in cui riallaccia i rapporti con i suoi genitori, imparando nel tempo ad amarli e accettarli per quelli che sono.
Ma non solo, a un certo punto una Lorelai in lacrime, ammette a se stessa che desidererebbe avere un uomo al suo fianco, qualcuno con cui possa condividere la propria vita.
Il rapporto con il maschile
Com’è facile intuire, l’universo maschile non è affatto tagliato fuori dalle vite delle ragazze Gilmore, ma se con l’aiuto della madre, la vita sentimentale di Rori gode di stabilità, lo stesso non si può dire di quella di Lorelai.
Fin da subito, infatti, Lorelai insegnerà a Rory a gestire il rapporto con il maschile con grande equilibrio e imparando a valorizzare ed esprimere sempre i propri sentimenti, senza mai dimenticare però la propria individualità. Lo stesso non riesce a fare lei, però, che fatica ad affidarsi e a lasciare entrare nella sua vita un uomo in maniera stabile e seria. Ancora una volta a riprova della sua contro-dipendenza, che dapprima ha caratterizzato il suo rapporto con i genitori.
Piccolo spoiler: sì, quando Lorelai maturerà la vera indipendenza, scoprirà anche l’amore vero. E piccolo spoiler n.2: ce l’aveva proprio davanti agli occhi da anni :)
Non solo Lorelai e Rory…
Ma le Gilmore non sono le uniche donne da tenere sott’occhio nella serie. L’evoluzione del femminile in “Una mamma per amica” è presente anche in personaggi secondari. Uno di questi è Emily, la mamma di Lorelai, capace di reinventarsi dopo la morte del marito, dimostrando che a fianco della sua vita come moglie di Richard, ne ha sempre coltivata un’altra: quella di Emily.
Un altro esempio femminile positivo è Lane, la migliore amica di Rory, vessata dalle rigide e bigotte volontà della mamma, che a un certo punto riesce a emanciparsi e a seguire la sua strada, non rinunciando però al suo rapporto con la madre. Anzi, crescendo, Lane scoprirà che dietro la temibile signora Kim, c’era una madre che a modo suo l’ha sempre amata più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Ecco perché il vero femminismo è di casa Gilmore
Insomma, quello che di buono possiamo portarci a casa da questa serie TV dai tratti così adolescenziali e leggeri è che a volte non è necessario urlare i propri ideali, non è necessario riversare odio su chi la pensa diversamente, quando basterebbe solo vivere con spontaneità, onorando giorno dopo giorno il proprio credo. Un po’ come Lorelai e Rory che non tentano di distruggere i stereotipi di genere urlando, ma ingozzandosi di cibo con spontaneità, amando senza paura di perdere se stesse, agendo con coraggio e semplicemente… VIVENDO.